Continue reading IL GIRO D’ITALIA DELLE BUONE PRATICHE A RIFIUTI ZERO
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Le alternative possibili all’inceneritore.
Negli USA e in Germania non li costruiscono più. Gli inceneritori sono stati sostituiti, negli USA, dalla raccolta differenziata spinta e in Germania con impianti di Trattamento Bio-Meccanico dei rifiuti.
“Gli inceneritori sono proposti ai paesi in via di sviluppo e anche all’Italia” afferma il Prof. Federico Valerio (Direttore dl Dipartimento di Chimica Ambientale dell’istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro-Genova), intervenuto alla conferenza sulle “Alternative agli Inceneritori”
Il Centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori (Lu) ha diffuso in Italia il decalogo con i 10 passi da compiere per raggiungere l’obiettivo Rifiuti Zero. Abbiamo deciso di pubblicare e promuovere la strategia per farla diventare patrimonio comune, con l’obiettivo di coinvolgere sempre più cittadini e amministratori.
1. separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non e’ un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e’ quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.
Continue reading NO AGLI INCENERITORI… IN 10 SEMPLICI MOSSE
Sembra imminente la firma della Giunta Provinciale che consentirà, dopo l’ Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), e passati i 2 mesi canonici, l’apertura dei cantieri dell’inceneritore a Sesto Fiorentino.
Riteniamo l’eventuale firma un atto grave che esporrà la popolazione a gravi rischi per i quali la stessa ASL10 prescrive ”…monitoraggi sugli esiti riproduttivi (…), sull’andamento dei tumori (…),sulla catena alimentare e sui rischi da diossina e metalli pesanti (…)”.
Ripetiamo nuovamente che Hera commercializza anche sistemi alternativi e può impiantarne uno equivalente amministrando al meglio i propri interessi nella gestione dei rifiuti.
E’ la politica che deve invece riappropriarsi del ruolo di tutela della salute dei cittadini e del buon sviluppo del nostro territorio che è il più inquinato della Toscana.
Su di esso gravano infrazioni europee per i livelli di inquinamento dell’aria e per lo stesso motivo Amministratori pubblici sono stati coinvolti in procedimenti giudiziari per sforamenti delle “deroghe” ai superi dei livelli ammessi dalla legge italiana.
Insistere nell’aggiungere nuove fonti inquinanti senza valutare le agevoli alternative gestionali ed impiantistiche totalmente prive di emissioni inquinanti è da irresponsabili!
Rinnoviamo quindi, l’appello al Presidente della Provincia, Andrea Barducci, a non accollarsi una così grave responsabilità.