Approfondimenti programmatici della lista un’altra Sesto
Adesione all’obbiettivo “Rifiuti Zero al 2020” e immediata istituzione di un Distretto Tecnologico per il Riciclo e Riuso dei Materiali, organizzazione sull’esempio della Provincia Reggio Emilia delle cosiddette “Fabbriche dei Materiali” favorendo l’impiantarsi sul nostro territorio di una serie di Aziende specializzate nella selezione dei materiali dai rifiuti. Condizione necessaria alla nascita del Distretto è il recepimento della necessità di un nuovo Piano di gestione dei rifiuti che contempli la sostituzione del sistema di incenerimento a Case Passerini con un equivalente sistema di trattamento meccanico biologico orientato al massimo recupero di materiali (Tmb) . Ci attiveremo quindi verso le istituzioni competenti, oltre che verso Q-Thermo (società costituita da Quadrifoglio e Hera per la costruzione dell’inceneritore) ed Hera, affinché sia presentato un nuovo piano di gestione dei rifiuti per la medesima o per superiori quantità di indifferenziato da trattare, sull’esempio di quanto avviato nel 2012-2013 dalla Provincia di Reggio Emilia. A tal riguardo anche Hera, al pari di altri Gestori, è in grado di commercializzare impianti Tmb e collaborazioni con esperti della Scuola del Parco agrario di Monza, possono essere complementari alla messa in campo di complete sistemiste, orientate al massimo recupero di materiale. Lo sviluppo occupazionale è evidenziato dalla forte necessità di addetti alla raccolta porta a porta, il cui costo, per altro , è largamente compensato dal conseguente, drastico abbattimento della produzione di indifferenziato, da un incremento di addetti ai sistemi di selezione e compostaggio, , in modo significativo, dalla progressiva dislocazione di nuove aziende che lavoreranno le materie prime –seconde loro consegnate. Ci attiveremo con Confindustria e con le Associazioni di Categoria per costruire insieme un sistema nuovo , virtuoso, centrato sul recupero e riutilizzo delle “risorse urbane” che apre la strada ad un processo di reindustrializzazione di eccellenza nel nostro territorio. Attività inerenti alle raccolta, separazione , preparazione al riutilizzo, riuso delle seguenti materie prime-seconde: carta e cartone, legno,ferro,alluminio,vetro,oli esausti e oli fritti, plastiche,tessuti sintetici, cotone, lana, materiali elettronici e RAEE, oltre alla produzione di compost di qualità e biogas. È una opportunità di cui tanti attori economici e istituzionali non sono ancora consapevoli ma che non va lasciata, pena il rischio perdere una notevole opportunità che sicuramente altri sono pronti a cogliere.
Il Polo Scientifico come elemento vivo e partecipante della vita cittadina. Non più parte a sé stante, ma elemento qualificato e qualificante di Sesto. Elemento di sviluppo e di interazione con l’auspicato Distretto Tecnologico per il Riciclo dei Materiali, ma anche con l’ “incubatore” e con le più avanzate aziende della piana. Convegni in città, la città degli studi, il campus di Sesto, le innovazioni a Sesto Fiorentino, sono immagini evocative di un “laboratorio “ e di un mondo scientifico troppo a lungo escluso dalla vita cittadina e incredibilmente inesplorato per quanto riguarda la concreta possibilità di generare attrattività ed anche turismo di qualità legato alla ricerca e all’innovazione.
Far rifiorire il Centro e le attività commerciali e artigiane
La crisi del commercio, pur in presenza di una crisi economica e di una riduzione del potere di acquisto, può essere alleviata da un aumento di possibili clienti. Far arrivare un maggior numero di potenziali clienti è quindi l’obiettivo al quale mirare. Ma occorre imprimere un forte salto culturale ed ideativo che ci liberi dalle secche, in cui sembra appiattita l’offerta e l’attrattiva cittadina. Un forte salto propositivo come “motore di sviluppo” economico, in grado di rilanciare il Centro e le attività. In questo senso, la strada da perseguire è l’organizzazione di eventi culturali di forte richiamo che coinvolgano tutto il territorio comunale per calamitare nella nostra città un numero possibilmente grande di persone che per uno o più giorni permangano sul territorio per il soddisfacimento di specifici interessi. Sicuramente anche la potenziale attrattiva turistica dalla vicina Firenze rappresenterebbe un indiscutibile vantaggio per il raggiungimento dell’obiettivo.
A tal fine è necessario rivedere il ruolo e le competenze di “Sesto Idee”, istituzione destinata a scomparire ma di cui può rimanere un marchio sotto l’Assessorato alla cultura per avere un operatore capace di immaginare ed organizzare iniziative culturali di grande rilievo, fuori dalla ripetitività e dal basso profilo che ne ha appannato visibilmente la funzione e l’attitudine. Indispensabile diventa quindi sviluppare la capacità di mettere in relazione le risorse culturali locali con quelle del comprensorio fiorentino, con quelle nazionali ed internazionali.
Fare di Sesto un luogo di rappresentazione culturale di alto livello, su tematiche specifiche ad esempio, alle idee per progettare un futuro migliore, potrebbe rappresentare una interessante opportunità di cooperazione anche per le istituzioni culturali di Firenze, compresse nella loro esigenza di proiezione verso un più vasto pubblico dalle scelte di una città che ha puntato tutto su un turismo di massa scarsamente qualificato, mosso principalmente dal fascino di una bellissima città dal grande passato.
Anche l’istituzione di un polo convegnistico contribuirebbe sicuramente ad aumentare il numero delle presenze in città. Non un nuovo polo “da costruire”, ma un “polo convegnistico diffuso” costituito dalle strutture potenzialmente adatte allo scopo, pubbliche e private, già esistenti sul territorio (Museo di Doccia, strutture del Polo Scientifico Universitario, Biblioteca, cinema Grotta, teatro della Limonaia, Istituto Ernesto De Martino, Eli Lilly), coordinate, ad esempio, da una “Sesto idee” in un’ottica radicalmente rinnovata, e connesse da un sistema di trasporti pubblici attivabili in occasione degli eventi.
Riteniamo sperimentabile anche la creazione di aree di parcheggio in prossimità del centro, soprattutto nei giorni di mercato, da individuare in aree messe a disposizione da privati attraverso apposite convenzioni (cinema Grotta, piazzale dietro Piazza della Chiesa, area ex merci della stazione).
La generalizzazione della raccolta differenziata porta a porta permetterebbe inoltre di liberare gli spazi destinati ai cassonetti, consentendo un recupero du ulteriori posti di parcheggio. Altre aree di sosta, in prossimità del centro, potrebbero essere realizzate, previa verifica tecnica e curando l’integrazione tra posti auto e arredo di verde urbano, sulle coperture dei parcheggi interrati.
Collegamenti tra i parcheggi e il centro da attivare ricorrendo a contratti di servizio con aziende di trasporto urbano, ma anche attraverso l’uso degli scuolabus, solamente in orari non coincidenti con le esigenze del trasporto scolastico, utilizzando, per la parziale copertura dei costi, sistemi di integrazione tariffaria tra parcheggio e servizio di trasporto e il ricorso nel caso di eventi culturali ad eventuali strumenti di sponsorizzazione da privati.
- La questione ZTL, lungi da essere un totem per cui ci si dichiara favorevoli, contrari , o entrambe le cose a giorni alterni, potrebbe essere ridiscussa con un approccio serio, a partire dalle esigenze specifiche delle Attività e di chi vive nel centro. Crediamo che solo una soluzione ragionata attentamente, generata da un ascolto reale dei bisogni e condivisa da tutti i soggetti sopradetti, possa essere pienamente soddisfacente e permetta uno stabile e duraturo effetto.
- Evitare assolutamente la vendita di immobili comunali di pregio come la Polisportiva la Lucciola e la ex scuola di Querceto-Ludoteca. Nella prima individuiamo la idoneità ad ospitare una sede della Biblioteca per un uso generalista e/o prenotazione libri, oltre che un Centro giovani, per la seconda crediamo che i locali potrebbero assolvere ad un ruolo di area di workshop, di creatività individuale o di laboratori.
- Valorizzazione delle eccellenze del nostro territorio, scuole di formazione artigianali, pieno sostegno a nuove forme di artigianato come la “Scuola di liuteria” individuando locali per laboratori adeguati e capienti, creazione di una vetrina web e sperimentare forme di ospitalità convenzionata per giovani e motivati apprendisti.
- Banche dati realtà artigianali e bacheca elettronica. In collaborazione con le associazioni degli artigiani, attivazione di una banca dati telematica che funzioni da “sportello dell’apprendistato artigiano”, agevolando il contatto tra le imprese artigiane presenti sul territorio sestese e potenziali interessati intenzionati ad entrare nel mondo del lavoro attraverso la pratica dell’apprendistato.
- Attivazione di una licenza per un camping nel territorio comunale
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