LA REGIONE SOCCORRE L’INCENERITORE

inceneritoreRiportiamo con piacere questo testo ad opera del Comitati Civico Campigiano, che spiega in modo esplicito come la regione Toscana voglia l’inceneritore a tutti i costi.

È sconcertante ancora vedere, che per la realizzazione dell’inceneritore di Case Passerini, quanto quella classe politica, che fortemente lo vuole, sia disposta a sovvertire impunemente le loro stesse regole per completare, in tutte le maniere, la procedura di questa sciagurata infrastruttura.
Già dobbiamo sopportare che la volontà della gente, sul futuro e sul destino del loro territorio, sia regolarmente calpestata dai politici interessati, una volontà che più volte si è espressa senza se e senza ma con la loro netta contrarietà fino a stravincere un referendum comunale del dicembre 2007 con oltre il 90% di no all’inceneritore. Già si cerca di costruirlo sordi e ciechi alla richiesta legittima che se ne riadeguino le vecchie autorizzazioni come ad esempio rivalutare con una nuova VIS (Valutazione di Impatto Sanitario) i gravami inquinanti, argomento che fu oggetto di un O.d.G. da noi presentato in Consiglio Comunale e che la Maggioranza che sosteneva il Chini bocciò. La precedente Vis è del 2004 e con dati provenienti dal quadriennio precedente per cui il carico ambientale dell’inquinamento che il territorio già allora sopportava a fatica, adesso, dopo dieci anni, è sicuramente aumentato rendendo inconcepibile anche la presenza di un’ulteriore e qualsiasi fonte inquinante figuriamoci un inceneritore. Ben quindici grandi manifestazioni da allora, 2005/2006, ad oggi con ampia partecipazione di migliaia di cittadini che da Campi, Sesto, Firenze e Prato, si sono svolte per le strade di queste località, decine e decine di eventi comprese conferenze, assemblee pubbliche con la partecipazione di medici ricercatori e con i tecnici delle alternative certe all’incenerimento per lo smaltimento dei rifiuti hanno sempre avuto ampia e appassionata partecipazione. Ma la classe politica e la lobby degli inceneritoristi con a capo gli amici degli amici nelle partecipate pensano di tirar dritto. Usano lo spauracchio, che non c’è, dell’emergenza rifiuti così nascondendo la loro priorità fondamentale del profitto e del tornaconto che porta l’inceneritore. Ma torniamo ad oggi alla nostra ultima denuncia: nella prima conferenza dei servizi la ditta costruttrice Q-Thermo (Quadrifoglio + Hera) chiedeva di innalzare la quantità annua dei rifiuti da bruciare da 136.000 tonnellate annue, autorizzate dalla Provincia, a 198.000 tonnellate annue valutando il quantitativo troppo poco remunerativo ( immaginiamo) e pena il doversi ritirare dall’incarico, richiedendo penali alle istituzioni per il lavoro svolto fino ad ora, per gli studi e la progettazione. Una richiesta che ha il sapore ricattatorio con quel minacciare di dover “intraprendere le necessarie iniziative a salvaguardia degli investimenti fin qui effettuati” e ciò in barba a qualsiasi impegno di precedente programmazione in adesione all’autorizzato Piano Provinciale dei Rifiuti. Ma a questo ultimatum che bloccava in maniera pesante l’iter ha provveduto, gentilmente, la Regione cambiando le loro stesse regole del gioco, allucinante ed incredibile! Durante la vigilia di Natale 2013 viene inserito nella legge 25/98 che regolarizzava la costruzione dell’impianto per 136.000 t./ annue un nuovo articolo il 17/bis pensato per gli inceneritori (e soprattutto per Case Passerini) dove si prevede che si possa bruciare anche in termini di carico termico nominale e complessivo e che tale legge si applica anche ai procedimenti già avviati senza la necessità di integrazione e modifica della pianificazione vigente. Questo è il via libera a poter bruciare quasi 200.000 t./anno. Proprio un bel regalo di Natale alla Q-Thermo e un bel regalo ai cittadini che respireranno più fumi velenosi! Con un semplice colpo di penna si supera il grande problema nel primo passaggio autorizzativo emerso per una minacciosa richiesta dell’impresa che intende realizzarlo. Un altro aspetto importante con tale concessione di alzare l’asticella da 136.000 t./annue a 198.000 t./annue è che la predetta VIS già allora piegata ed interpretata a loro comodo non è più utilizzabile in quanto sono stati stravolti tutti i presupposti scientifici mostrando ancora una volta la loro scelta da sempre precostituita (l’inceneritore nella Piana ad ogni costo!). C’è inoltre il certo e forte pericolo di dover importare rifiuti a questo punto eccedenti, come così richiesti dalla Q-Thermo, che aveva già,” guarda caso”, progettato l’inceneritore in misura sovradimensionata rispetto agli indirizzi e alle direttive del Piano Provinciale. Si evidenzia quindi la volontà dei costruttori dell’impianto di volersi svincolare dal solo nostro territorio già predefinito “di fornitura dei rifiuti”.
Grazie Regione proprio un bel servizio completo a tutela della salute dei tuoi cittadini!

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