Il Parco NON E’ COMPATIBILE con l’Aeroporto.

Tratto dalla pagina fb di Anto Amerini.

Puntualmente, in ogni dibattito sul futuro della Piana e dell’ambiente, si alzano sempre chiare e forti le voci e gli argomenti contro il “masterplan al 2035” in fase di valutazione ambientale e contro ogni espansione. Altrettanto puntualmente la comunicazione mediatica cerca di sviare e driblare una questione politicamente scomoda, socialmente ingiusta e ambientalmente insostenibile. Quel che i media ci offrono commentando la giornata di formazione e studio organizzata dall’ordine degi ingegneri è un esempio da manuale di CENSURA SOFT. Non c’è traccia della parola AEROPORTO sostituita con un troppo vago riferimento a “MINACCIOSI INTERVENTI INFRASTRUTTURALI… “

https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/ambiente-ingegneri-firenze-cinque-priorita-per-il-grande-parco-della-piana-42138bb3

https://www.okvaldisieve.it/articolo/grande-parco-piana-ingegneri_94374

https://www.nove.firenze.it/ingegneri-firenze-cinque-priorita-per-il-grande-parco-della-piana.htm

Ma che succede? E’ in corso un’OPERAZIONE POLITICA? I vertici Regionali cercano di usare il lavoro di definizione del Parco AgroEcologico della Piana affidato all’Università di Firenze per distrarre dalla realizzazione dell’Aeroporto?

Il Parco è la POLPETTA in cui nascondere il VELENO? L’ultimo Boccone dell’era Giani che diversi osservatori descrivono come avviata al tramonto?

Il tempo dei giochetti è finito da un pezzo.

Abitanti, lavoratori e studenti di Firenze e della Piana non abboccano.

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