“Lo scempio della Piana Firenze – Prato”.

NO alla nuova pista! Vogliamo un Parco, un polmone di verde per mitigare il già alto inquinamento presente nella Piana.

Questo video mostra e descrive in maniera chiara quali saranno i danni sul territorio, sia economici, ambientali e sulla salute delle persone che vi abitano e/o lavorano, che verranno provocati nella Piana fiorentina se verrà costruito il nuovo aeroporto di Firenze con la pista 12/30 lunga 2400 metri.

Video prodotto dal “Comitato no aeroporto” di Prato e Provincia dal titolo: “Lo scempio della Piana Firenze – Prato”.

Lo scempio della Piana Firenze- Prato.

Video prodotto dal "Comitato no aeroporto" di Prato e Provincia dal titolo: "Lo scempio della Piana Firenze – Prato". Scaricabile anche da you tube.

Pubblicato da Comitato No Aeroporto su Lunedì 30 maggio 2016

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Comunicato Stampa Aeroporto

safe_imageCome realtà territoriali dell’associazione “Libera” siamo chiamati ad osservare con attenzione le dinamiche del nostro territorio e vigilare che sia sempre la legalità democratica lo strumento, la modalità e il fine di ogni scelta politica. In tal senso, ci desta molta preoccupazione la prospettiva di attuazione sul nostro territorio di una grande opera come quella della pista parallela dell’aeroporto. Come sappiamo bene, purtroppo, la piana fiorentina è ormai da anni luogo di infiltrazioni mafiose e territorio dove le mafie investono e riciclano il loro denaro (proprio a Sesto Fiorentino abbiamo avuto una presenza camorristica nei sub-appalti che ci allarma non poco). 603px-Logo_liberaNon vogliamo pronunciarci in modo definitivo favorevoli o contrari alla costruzione della pista parallela, in quanto parte di un’associazione, Libera, che è apartitica; ci interessa conoscere quale sarà l’impatto ambientale per la piana fiorentina, ma non sentiamo di doverci esprimere in tal senso. Ciò che ci compete ed è nostro dovere, invece, è richiamare tutti i cittadini e le forze politiche a mantenere uno stato di allerta elevato rispetto alla costruzione di questa grande opera e delle altre già in via di attuazione che vedono protagonista l’area metropolitana fiorentina. Non ci illudiamo: nel nostro Paese tutte le grandi opere compiute negli ultimi decenni sono state oggetto di inchieste per reati riguardanti la corruzione, il riciclaggio, l’associazione mafiosa. Purtroppo la prospettiva è la stessa anche nel nostro caso e le premesse ci sono tutte: un territorio ricco dove le mafie hanno già investito e continuano ad investire e appalti da cifre capogiro che faranno gola ai poteri economici occulti. Auspichiamo, quindi, con forza e determinazione che tutte le parti coinvolte nel processo decisionale e attuativo tengano conto di questa situazione e prevengano questi rischi enormi attraverso tutti i mezzi a loro disponibili. Ricordiamo, inoltre, alle forze politiche sestesi che hanno firmato il nostro documento programmatico in occasione delle elezioni amministrative 2014 di Sesto Fiorentino, che si sono formalmente impegnate con noi e con tutta la cittadinanza a monitorare in modo continuo e capillare i procedimenti di appalto del nostro territorio per garantire la massima trasparenza e il contrasto alle mafie.

Presidio “Silvia Ruotolo” di Sesto Fiorentino
Presidio “Domenico Gabriele e Giovanni Letizia” di Campi Bisenzio
Coordinamento Provinciale di Firenze

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A Firenze in 200 pedalano per Rifiuti Zero

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Sabato 7 giugno, circa 200 attivisti hanno pedalato da Firenze, raggiunti da un gruppo proveniente da Sesto Fiorentino, fino all’Oasi WWF di Focognano per denunciare l’insostenibilità dell’incenerimento dei rifiuti e per promuovere una strategia Rifiuti Zero anche nella Piana fiorentina. Gli attivisti hanno voluto denunciare l’incompatibilità ambientale ed economica del progetto di costruzione di nuovi impianti di incenerimento come quello di Case Passerini, alle porte di Firenze. Continue reading A Firenze in 200 pedalano per Rifiuti Zero

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UNA SCALATA CHIAMATA AEROPORTO

aeroporto-firenzeDimenticate ciò che sapete dell’aeroporto di Firenze. Dimenticate la variante al PIT, la scelta tra pista parallela-convergente e pista  divergente, il cosiddetto percorso partecipativo. Soprattutto, dimenticatevi del parco della piana. E anche noi, del resto, il nostro Dossier aeroporto possiamo buttarlo nella differenziata. Niente di tutto ciò è stato vero. La vera partita dell’aeroporto di Peretola emerge ora, con tutti i suoi retroscena, ed è stata giocata ben lontana dagli occhi dei cittadini (e, verrebbe da dire, in violazione di tutte le procedure e di tutte le norme di Dio e degli uomini). Di questa vicenda non siamo stati nemmeno spettatori, nemmeno pubblico pagante. O, per meglio dire, non siamo stati pubblico, ma certo saremo paganti, in termini economici e in termini sanitari. Il tutto alla maggior gloria di un gruppo di persone che, senza passare per alcun percorso democratico (se ci passate l’ironia), si sta impadronendo del nostro territorio. Eppure il futuro non è ancora scritto, e forse è ancora possibile fare qualcosa. Ma per capire qualcosa del futuro, val meglio rimettere indietro le lancette dell’orologio di qualche giro.

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